giovedì 23 luglio 2009

23 ) Barbara Parutto



BARBARA PARUTTO - Poetessa - vive a Torino.
Studia psicologia clinica, in cui sta per laurearsi, e lavora in una scuola media, affiancando una docente non vedente.
Da sempre appassionata d'arte e di tutto ciò che riguarda l'espressione delle emozioni, un anno fa ha iniziato a scrivere poesie. Ha partecipato al Premio di Poesia e Narrativa “Emozioni Sfumate” indetto dalla Città di San Gillio, classificandosi seconda con “Sono una barca di legno”, qui riportata. Tra i suoi hobby ci sono il teatro, il decoupage, la lettura e soprattutto la danza, che le è valsa la partecipazione alle Cerimonie di Chiusura delle Olimpiadi di Torino 2006.

SONO UNA BARCA DI LEGNO.

Sono una barca di legno
che le correnti portano alla deriva nell'oceano.
Mi spavento quando vedo avvicinarsi veloci gli scogli:
temo possano spezzare le mie linee
semplici, squadrate, spartane.
Amo esser cullata dai flutti
sentire le carezze del vento
che ogni giorno, volubile, imperscrutabile,
decide la via che percorrerò.
È un amico che può voltare faccia all'improvviso
rischiando di farmi affogare
quando la furia della tempesta si scatena sopra di me;
in quegli istanti perdo la rotta,
la speranza di rivedere la terra ferma,
di risentire i tiepidi raggi del sole.
Altre volte navigo placida
dolcemente smarrita
piena d'aspettativa per ciò che m'attende all'orizzonte.

Il marinaio che sale a bordo difficilmente starà comodo:
verrà sballottato quando cercherà di governarmi durante le bufere
soffrirà insieme a me
si ferirà con le mie schegge
- ferite lasciate sul mio corpo da tempeste recenti o remote.
Gocce del suo sangue mi cadranno addosso, impregnandomi;
da me sgorgheran lacrime per il suo dolore
perché so piangere col mio ruvido cuore di legno
- la gente crede siano spruzzi lasciati dalle onde. -
Ma insieme affrontiamo il mare
esploriamo paesaggi esotici, lussureggianti.
E più d'una volta ci siamo salvati l'un l'altro la vita.
Indifferenti le barche scivolano fra le onde
mille volte s'intreccian le loro rotte
- o nessuna? -
Ognuna un mondo a parte
ignare dei rispettivi passeggeri
- pensieri troppo intimi
che non riveleranno mai.
Ciascuna procede lungo la propria strada,
irraggiungibile
- il mare eterno custode dei loro segreti.


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