venerdì 31 luglio 2009
31 ) Donato De Palma
DONATO DE PALMA - Poeta - vive a Torino.
Donato è una persona genuina che si è battuto tutta la vita per garantire sempre un lavoro che gli permettesse di sostenere la famiglia senza fare mancare nulla.
Si è sacrificato moltissimo per ben due volte è emigrato prima in Germania poi in Svizzera presso Zurigo. Finalmente nel 1967 è stato assunto stabilmente alla FIAT e vi ha lavorato per 30 anni fino al primo agosto 1997.
All'età di 62 anni è andato in pensione e si è dedicato a coltivare il grande hobby di scrivere.
Pian piano ha scritto poesie e qualche piccolo racconto della sua vita colma di sacrifici e di avventure.
Ha incominciato a frequentare i salotti letterari di Albertina Zagami del Circolo dei Lettori, dove ha presentato le sue liriche e si è fatto conoscere.
Le sue poesie sono molto belle, veri frammenti di vita vissuta, colme di emozioni.
E' stato ospite gradito a " Dimensione Autore " la trasmissione culturale di Radio Italia 1 a Torino.
LA MIETITURA DEL GRANO
Il mese di giugno è arrivato,
con i campi di grano maturo,
col sole che scalda la terra,
e la falce pronta al lavoro.
Ecco, la nuova raccolta,
del frutto di tanto lavoro,
di tante giornate nei campi,
curando quel seme prezioso.
O sole che sorgi sui monti,
ruotando ti elevi nel cielo,
proteggi, o luce divina,
il frutto del nostro lavoro.
Lavoro che svolto nei campi,
col sole con l'acqua e col vento,
lavoro dall'alba al tramonto,
curando quel frutto del pane.
A novembre spaglio del grano,
a marzo è grande il germoglio,
a maggio son piene le spighe,
a giugno il frumento è maturo.
O sole che splendi nel cielo,
che illumini e scaldi la terra,
illumina il cuore dell'uomo,
che splenda d'amore e di gioia.
E' una gioia guardare quel campo,
coperto da un manto di spighe.
Col soffio leggero del vento,
le spighe ne formano l'onda.
Un uomo ha la falce nel pugno,
di cannelle protegge le dita,
al polso un bracciale di cuoio,
pronto ad entrare nel campo.
Con una mano lancia la falce,
con l'altra accoglie le spighe,
ne fa un mazzo e lo posa per terra,
poi li raccoglie e lega i covoni.
Lavora l'intera giornata,
sotto il calore del sole,
fino al calar della sera,
quando il giorno è finito.
Ma quando arriva il tramonto,
un altro lavoro lo attende,
raccogliere tanti covoni,
formando dei mucchi da venti.
Stanco a casa ritorna,
Una cena leggera lo attende,
in famiglia gioioso racconta,
il lavoro svolto nei campi.
Pian piano la sera fa tardi,
è l'ora di un giusto riposo,
riposa pensando al domani,
ma si, domani è un altro giorno.
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