venerdì 13 novembre 2009

136 ) Bruna Nizzola


BRUNA NIZZOLA è nata a Desenzano del Garda (BS) ed attualmente risiede a Torre del Lago Puccini. La sua attività come pittrice è stata evidenziata da Lodovico Gierut con la pubblicazione “Bruna Nizzola, d’acqua e di colore” nel 1997. Ha esposto in spazi pubblici e privati, con opere collocate stabilmente, tra l’altro, nel Museo Storico della Resistenza a Sant’Anna di Stazzema (LU), nel Museo della Carta di Pescia (PT), nel Centro Internazionale di Cultura e Spiritualità Fra’ Benedetto a Sillico di Pieve Fosciana, a Prato, alla Fondazione “Antonio Fineschi” e all’Associazione Clio promossa dall’Editore Mauro Baroni in Viareggio.
Al suo attivo, per la collana “La Versilia e l’Arte” curata da Lodovico Gierut, ha pure varie pubblicazioni (illustrate in genere da disegni e da chine della stessa autrice): “Il cancello dei ricordi” con nota introduttiva di Manlio Cancogni; “Sinite parvulos...”, che gode delle simpatiche illustrazioni della pittrice Liliana Marsili; “Il Messaggio”, vincitore del primo premio assoluto per la narrativa edita, nel 3° Concorso Nazionale “S. Bernardo 2001” a San Giovanni in Fiore (CS); la raccolta di liriche “Fili di Ragno”; il racconto lungo “La Bugia” illustrato, oltre che da lei, anche da valenti artisti: Mauro Capitani, Amedeo Lanci, Renzo Maggi, Domenico Viggiano, Vittorio Zerbi); un originale diario “Una pagina al giorno...” e, per la Casa Editrice Baroni di Viareggio, quattro opere inserite nella collana “Mediterranea”, “Il Dubbio e altri racconti”, “La vita semplice”, poi, in collaborazione con Sauro Farnocchia, “Diverso ...d’amore” ed infine “La ribollita” con un saggio e bibliografia ragionata di Mauro Baroni. Tali ultimi volumi sono tutti impreziositi dalle delicate grafiche di Grazia Leoncini. Ha pure scritti ed opere pittoriche nei volumi “Segni del dolore, la dimensione sacra della sofferenza” e “La spiaggia e il melograno”, delle Edizioni Comitato Archivio artistico-documentario Gierut nella cui collana “Immagini del tempo” è inserito il libro “Carlotta. C’è posta anche per me”.
Bruna Nizzola sulla scansione di vicende lontane riportate alla luce con metodo razionale, avvalendosi anche di mezzi moderni quali la posta elettronica, per riannodare lontani fili d’amicizia interrotti, poco concedendo all’alone mitizzante della memoria, in sordina, senza che ce ne accorgiamo, riesce a veicolare le sue convinzioni etiche ed esistenziali dettate dal buon senso di chi, giunto ad un’età in cui è possibile e doveroso stilare un bilancio critico di un’epoca, nutre ancora la fervida speranza che certe situazioni non si verifichino mai più e cerca di portare la propria pietruzza all’edificazione di un’epoca più giusta e serena, se non proprio felice.(rec.di Manrico Testi)

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