Mi chiamo Chiara Curione, vivo in Puglia e scrivo racconti e romanzi.
La mia passione per la scrittura è cominciata sin da quando ero adolescente e scrivevo racconti e poesie su un diario segreto. Poi la vita concreta mi ha portata su altre strade: sposata a vent’anni ho continuato a dare lezioni di ripetizione ai ragazzi delle scuole medie e ai bambini delle elementari per dieci anni.
Mio marito non voleva che viaggiassi per lavorare e così continuavo a non perdere il contatto con la scuola e con lo studio attraverso questo lavoro che ho lasciato quando mio figlio è diventato più grande e quando ho dovuto assistere mia madre malata.
Ho cominciato a scrivere il mio primo romanzo in questo periodo: dovevo trovare un momento tutto mio per distaccarmi dalla realtà triste, con continue visite mediche per mia madre e problemi insormontabili che lei mi creava, avendo bisogno di essere seguita come una bambina. Il mio ruolo di figlia si era invertito ad essere quello di madre. Cercavo di godermi l’infanzia e la fanciullezza di mio figlio, ma questo non bastava, così ho trovato rifugio nella scrittura e ancora una volta un rifugio segreto.
Quando scrivevo ero sola in casa, nessuno sapeva della mia passione, né amici né parenti, temevo il loro giudizio e credevo che mi avrebbero consigliato di smettere considerando questa passione una follia. Senza computer usavo una vecchia macchina da scrivere che faceva un rumore infernale ogni volta che spingevo un tasto. Quando terminai il romanzo lo inviai a un premio letterario e, con mia grande sorpresa, mi proposero la pubblicazione dell’opera. Il libro dal titolo “La sartoria di Matilde” fu pubblicato nel 2000.
Da allora sono uscita dall’ombra dedicandomi a tempo pieno alla scrittura, collaborando con il laboratorio di lettura della biblioteca di Gioia del Colle e pubblicando alcune fiabe storiche su Federico II, in ultimo il romanzo sul brigantaggio dal titolo “Un eroe dalla parte sbagliata.”
Scrivere è stata un’esperienza unica, ho conosciuto gente nuova, soprattutto scrittori come me. Grazie al mio primo libro sono diventata socia di un sito internet di autori ed editori e il testo fa parte del catalogo Danae, sul sito partecipo alla lettura incrociata che consiste nella valutazione dei testi di altri scrittori. Poi è uscito il mio libro di fiabe storiche su Federico II, con questo sono diventata più conosciuta come scrittrice, il testo è stato adottato in alcune scuole, ci sono stati progetti di lettura a riguardo e si sono fatte anche alcune rappresentazioni. Infine, a giugno del 2008, Besa ha pubblicato il mio romanzo sul brigantaggio che spero susciti interesse non solo nei ragazzi per cui è stato scritto, ma anche in un pubblico adulto. La storia si sviluppa su due livelli narrativi: presente e passato. Nel presente un ragazzino tredicenne fugge dalla ricca nonna di Milano per raggiungere la nonna del Sud che gli racconterà la vita del sergente Romano. Nel passato i fatti storici sono attinenti alla realtà e ambientati nel periodo post-unitario. Si tratta di una storia di cui si parla poco nei testi scolastici, ma che è importante riscoprire. In tutti i miei romanzi è forte il richiamo alla storia locale e alla nostra identità che mi auguro non vada perduta.
Sono nata nel 1962 e, facendo un bilancio ad oggi, come donna moderna sento di aver fatto sempre delle scelte difficili, almeno controcorrente. Il fatto di essermi sposata presto, di aver deciso di dedicarmi principalmente alla famiglia, mi fa scoprire adesso che per questo ho avuto più tempo a disposizione per seguire la mia più grande passione e contemporaneamente essere sempre presente come madre e come moglie.
La mia scommessa di diventare scrittrice nata di nascosto è diventata una realtà.
mercoledì 18 novembre 2009
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