venerdì 28 agosto 2009

59 ) Henni Rissone

HENNI RISSONE - Poetessa - vive a Torino.
Henni è sempre stata affascinata dalla potenza della scrittura.
Le sue influenze principali sono state leggendo le opere di autori come :Jacques LACAN, Simona VINCI, Marguerite DURAS, Anais NIN, Sylvia PLATH e Antonio TABUCCHI.
Lo scritto, come qualsiasi altra forma d’arte, ha per lei in parte una funzione sublimante.
Spesso Henni scrive anche in assenza delle ovvie esigenze di comunicazione, perché resta l’essenza di un atto che “porta fuori”, che produce altro da noi.
L’energia libera di un pensiero, di una emozione, si trasforma in energia legata.
Ogni parola scritta, dice Henni estremizzando, potrebbe essere intesa come già pubblicata nel senso che circoscrivere e determinare un pensiero su carta e dunque renderlo “visibile” (a sé ma anche ad eventuali altri) ne consente una presa di distanza, le dà tempo e spazio, fotografa l’invisibile.
Per questo, Henni, considera la scrittura un balsamo curativo. Spesso l’eventuale altro, era lei stessa che si rileggeva.
A questo proposito Henni ci ha confidato nei suoi cassetti ci sono numerosi fogli ricchi dei suoi scritti, che resteranno là solo per i suoi occhi di domani!
Quando frequentava l’Università ha collaborato con un giornalino“Il Traspiratore” sul quale sono presenti alcune sue poesie.
Per Henni la forma con la quale ha trovato una maggiore potenzialità comunicativa è invece la musica.
Si diverte a scrivere canzoni per voce e chitarra e in questa forma si è “resa pubblica” in alcune occasioni tra cui:
- Primavera dei poeti 2007 dove ha partecipato leggendo alcune poesie e cantando alcuni brani da lei composti.
- Festival della musica di Refrancore 2009 con brani musicali
- “Short bus”: locale di Torino nel quale si è esibita in reading e pezzi cantati.
- Poeti in Aia come poeta e, recentemente, come giurata.

KM


Un’altra notte di kilometri.
La testa romba mentre il treno sferraglia
tagliando il paesaggio disteso, come noi,
in una posa scomoda.
Morbide saccadi fotografano
il chiasso di erba e pietre
Disegnate velocemente da mani distratte.
Ancora odore di carne scura.
Mi si appannano gli occhi e
penso che è tutto solo nostro
questo agosto
selvatico e inquieto.

1 commento:

  1. Bellissima questa poesia ...
    rende vere le sensazioni che in alcuni istanti di vita si provano...

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